Violinista e compositore italiano, menzionato come figura di spicco della Hofkapelle della corte viennese da Johann Heinrich Schmelzer in una sua lettera, Ignazio Albertini nacque probabilmente a Milano intorno al 1644 e morì pugnalato a Vienna nel 1685 in circostanze misteriose.

Il compact prodotto nel 2002 dall'etichetta Alpha, presenta una scelta di sonate per violino tratte dalla sua unica raccolta data alle stampe, apparsa nel 1692 a Vienna e Francoforte: si tratta di brani che hanno un notevole spessore compositivo e significative difficoltà tecniche - malgrado il frontespizio parli di "Sonatine XII. Violino solo" - e che si inseriscono in un filone di raccolte simili apparse in terra austriaca e tedesca, che si apre coi nomi di Uccellini e Pandolfi Mealli, proiettandosi fino a Viviani e Biber.

L'eseuzione della violinista Hèléne Schmitt sottolinea il carattere fortemente preludiante con cui queste composizioni, articolate generalmente in tre movimenti, si aprono, rivelando all'ascoltatore la maestria melodica e contrappuntistica di Albertini, come traspare in particolar modo nelle Sonate I e XII.

Brani dei contemporanei Richter, Bartolotti e Kerll per sola tiorba o solo cembalo, alternati ai lavori violinistici, sono infine affidati ad alcuni dei musicisti che accompagnano la Schmitt nella realizzazione del basso continuo.