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L'etichetta Tactus ha prodotto nel 2002 un compact dedicato a composizioni di Giovanni Battista Vitali, musicista bolognese allievo di Maurizio Cazzati e attivo nel capoluogo emilano nella seconda metà del sec. XVII.
Ritenuto erroneamente violinista in passato, Vitali dal 1658 fece parte della Cappella di S. Petronio come violoncellista, ma passò successivamente al servizio del duca Francesco II d'Este a Modena.
Le sonate presentate nel compact rappresentano l'integrale delle sonate a due e tre strumenti e continuo raccolte nell'opera V di Vitali, pubblicata nel 1669, cui si aggiungono alcuni Passagalli - denominazione arcaica per Passacagli - tratti dall'op. VII e un balletto appartenente a quella raccolta di "Artificii Musicali", pubblicata nel 1689 e ricca di ricercatezze compositive, come canoni, contrappunti, ecc.
L'esecuzione è quella del complesso "Quadro Hypothesis", che affida al flauto diritto e al violino le voci superiori indicate nelle sonate di Vitali, puntando dunque a una diversificazione timbrica in quel gioco contrappuntistico caro al compositore bolognese.
Quadro Hypothesis
in onda giovedì 24 dicembre alle ore 16,00
L'etichetta Tactus ha prodotto nel 2002 un compact dedicato a composizioni di Giovanni Battista Vitali, musicista bolognese allievo di Maurizio Cazzati e attivo nel capoluogo emilano nella seconda metà del sec. XVII.Ritenuto erroneamente violinista in passato, Vitali dal 1658 fece parte della Cappella di S. Petronio come violoncellista, ma passò successivamente al servizio del duca Francesco II d'Este a Modena.
Le sonate presentate nel compact rappresentano l'integrale delle sonate a due e tre strumenti e continuo raccolte nell'opera V di Vitali, pubblicata nel 1669, cui si aggiungono alcuni Passagalli - denominazione arcaica per Passacagli - tratti dall'op. VII e un balletto appartenente a quella raccolta di "Artificii Musicali", pubblicata nel 1689 e ricca di ricercatezze compositive, come canoni, contrappunti, ecc.
L'esecuzione è quella del complesso "Quadro Hypothesis", che affida al flauto diritto e al violino le voci superiori indicate nelle sonate di Vitali, puntando dunque a una diversificazione timbrica in quel gioco contrappuntistico caro al compositore bolognese.