Lucano di nascita ma significativamente attivo nella Napoli della fine del sec. XVI,
Giovanni Maria Trabaci (1575 ca. - 1647) viene ricordato in epoca moderna soprattutto per le due raccolte di composizioni strumentali date alle stampe a Napoli rispettivamente nel 1603 e nel 1615.
In un compact prodotto nel 2003 dall'etichetta Tactus vengono proposte composizioni tratte dal volume del 1603, il cui ampio frontespizio, rendendo conto della varietà di forme e di stili su cui si cimentò l'autore, recita:
"Ricercate, Canzone franzese, Capricci, Canti fermi, Gagliarde, Partite diverse, Toccate, Durezze, Ligature, Consonanze Stravaganti, et un Madrigale Passeggiato nel fine".
Attraverso i ritmi di danza, i virtuosismi tastieristici, le ardite condotte armoniche, gli interpreti Luca Scandali all'organo, Marie Bournisien e Masako Fujimura alle arpe barocche, e il gruppo
"La Moderna Prattica" diretto al cembalo da
Stefano Molardi, disegnano il ritranno di una figura tuttora rilevante nel panorama strumenale del Seicento italiano.