Pubblicato dall'etichetta francese Alpha nel 2005, un doppio compact presentava una scelta di brani dall'opera clavicembalistica di Jean-Henri D'Anglebert, all'interno della quale sono presenti diverse trascrizioni di pezzi strumentali tratti dalle più celebri opere di Jean-Baptiste Lully, e - ragguppati nel secondo compact - alcuni brani di Lully, tra cui, ovviamente, anche gli originali di quelli che D'Anglebert adattò alla strumento a tastiera.

L'abbinamento risultava particolarmente interessante perché, oltre a offrire un quadro dello strumentalismo francese dell seconda metà del Seicento, consentiva di apprezzare, direttamente dal confronto delle due differenti versioni, come l'elaborato stile clavicembalistico di uno dei maggiori autori del periodo consentisse la trascrizione di pezzi orchestrali mantenendo sul clavicembalo la ricchezza di colori che Lully aveva pensato per la scena teatrale.

Appropriate sia la chiave interpretativa della clavicembalista Céline Frisch, impegnata anche nell'esecuzione di due ampie suite strumentali originali di D'Anglebert, che quella del gruppo "Cafe Zimermann", diretto da Pablo Valetti, che riveste anche il ruolo di primo violino.

Céline FRISCH, clavecin