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Dal 12 maggio parte la Via Tolosana

Ci siamo: domenica 12 maggio si parte per la Via Tolosana, da Montpellier a Puente La Reina.
In Francia è il più meridionale dei Cammini, passa per Tolosa per poi attraversare i Pirenei. A Col du Somport, ai confini con la Spagna, si intreccia con il Cammino Aragonese fino a Puente La Reina.
Il programma, che avrà il titolo La Via Tolosana, verso Santiago sulla strada dei trovatori, andrà in onda tutti i giorni - dal 12 maggio al 16 giugno - su Rai Radio1 e su Rai Web Radio.  Come ogni anno, accanto a Sergio Valzania, Vicedirettore di Radio Rai, cammineranno di settimana in settimana i rappresentanti delle emittenti appartenenti alla Comunità Radiotelevisiva Italofona.

Ne parliamo con Rosario Tronnolone di Radio Vaticana
 

Allora pronto per questa nuova esperienza?
Pronto e felice di farla. E' una preparazione che parte almeno un mese prima, per quel che riguarda l'allenamento fisico. Il Cammino prevede che si percorrano circa venti chilometri al giorno, ed è necessario abituarsi poco alla volta alle lunghe distanze. Una delle tante cose che si riscoprono facendo questa esperienza è la coscienza e il rispetto del nostro corpo. Siamo spesso abituati a vivere solo mentalmente, trascinando il corpo come una zavorra obbediente e imbavagliata. Camminando si impara ad riscoprire e a riascoltare il nostro corpo, nei momenti di stanchezza e nei momenti di benessere.
 
E’ la tua terza partecipazione. Dopo Santiago e la Via Francigena del sud ora il cammino per la Via Tolosana. Con che animo partecipi a questi cammini?
La prima volta non sapevo bene cosa aspettarmi, ma da subito l'esperienza mi ha conquistato. Non è solo una straordinaria occasione di stare con se stessi, di pensare, e di riappropriarsi di ritmi più umani, ma è soprattutto un'esperienza condivisa. Si cammina insieme, non solo con i propri compagni di viaggio, ma anche con le persone che si incontrano per via, o nelle stazioni di sosta. Ci si comprende al volo, perché si è coscienti di stare condividendo la stessa esperienza. Si scopre di far parte di una umanità, e ci si sente meno soli.
     
Qualcuno ha scritto che camminare è rivoluzionario. Cosa vuol dire camminare per te?
Intanto è la riscoperta di una velocità propria dell'essere umano, che è una velocità ridicola se confrontata con le promesse da cui siamo investiti in tutti i campi: non si parla che di Alta Velocità nei trasporti e di Velocità di Connessione. Poi ci si accorge che per natura noi andiamo a 4 chilometri all'ora, e che questa è la velocità giusta per vedere tutto quello che si attraversa. Siamo abituati a confondere il viaggio con la meta, dimenticando che il percorso è già il Viaggio.
 
La tua partecipazione è legata anche alla Comunità Radiotelevisiva Italofona di cui Radio Vaticana è membro fondatore.  Cosa significa partecipare a questi percorsi per la Comunità Italofona?
E' un'occasione concreta e vincente di collaborazione a partire da un'esperienza condivisa che si traduce per ogni emittente in una trasmissione con un diverso formato e con una diversa cadenza, secondo i palinsesti e le esigenze proprie di ciascuna. Ed è poi l'occasione di un incontro umano e aperto a possibilità inaspettate e inimmaginabili. Ricordo una riflessione che ho fatto l'anno scorso, poco dopo la partenza da Piazza San Pietro per la Via Francigena del sud. Il primo tratto di strada attraversava la città di Roma, e noi eravamo quattro persone normalissime che si fermavano ai semafori e attraversavano la strada sulle strisce pedonali, come tutti. Tutte quelle persone andavano a scuola, in banca, a casa, al mercato. Noi andavamo a Gerusalemme. Una cosa enorme, a pensarci. Ma possibile.
 
Allora buon cammino e aspettiamo il resoconto della tua settimana da pubblicare sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook.

Per seguire il Cammino giorno per giorno, si può andare sul blog del pellegrinaggio all'indirizzo http://laviatolosana.blog.rai.it
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