Ambrosia, pestifera pianta
di Marco Ardemagni
Ambrosia, pestifera pianta
che infesti i sobborghi padani
portata negli anni Novanta
da quei maledetti aeroplani
tu dal tuo pertugio nel prato
protetta da un nome bonario
e da quel tuo look trasandato
trasformi i miei giorni in calvario.
Ti odio, mortifera erbaccia
che intasi i miei bronchi di muco
tu mi irriti gli occhi e la faccia
e colmi del naso ogni buco.
Lo sfalcio purtroppo non basta
tu come fenice rinasci
tenace e altrettanto nefasta
i tuoi pirulini rilasci.
Per questo spermifera erba
che i semi irritanti diffondi
io invoco una forza superba
che renda quei semi infecondi.
E no, non è un lugubre ordigno
gettato giù da un elicottero
tutt'altro, è un insetto benigno
specifico: è un coleottero.
Io inneggio al suo nome che è Ophrella
ne lodo il cognome Communa
si nutre di te, pianticella
portandoti danno e sfortuna.
Non sono soltanto zanzare
che danno ogni giorno gran noia
gli insetti sanno anche aiutare
e poi regalarci una gioia.