I VIAGGI APOSTOLICI
FRANCESCO IN MONGOLIA. SPERARE INSIEMELeggi >>
BUON NATALE DAL MONDO
Reportage sotto la luce del Natale da città e continenti (a cura di Stefano Girotti) Leggi >>
IL NUOVO SACRO COLLEGIO
ANGELUS 4.0
-
14-04-2024
NESSUNO DEVE MINACCIARE L' ESISTENZA DI UN ALTRO
"Si' al dialogo. Si' alla pace". Accorato appello di Papa Francesco per fermare ogni azione che possa alimentare la spirale di violenza in Medio Oriente
-
07-04-2024
DIMINUIRE LA TENSIONE… FAVORIRE I NEGOZIATI
Regina Coeli: Papa Francesco "non venga meno la nostra preghiera per una pace giusta e duratura.
-
01-04-2024
CONDIVIDERE LA GIOIA
IL Papa al Regina Coeli del Lunedì dell'Angelo commentando il Vangelo: "Questa gioia, che nasce dall'incontro vivo con il Risorto, è un'emozione prorompente…". Il suo appello e la speranza di portare gioia anche tra i popoli martoriati dalle guerre.
-
31-03-2024
NON SI CEDA ALLA LOGICA DELLE ARMI E DEL RIARMO
Pasqua 2024- Benedizione Urbi et Orbi. Il pensiero di Papa Francesco alle vittime di tanti conflitti. Auspica uno scambio di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina. L'appello per aiuti umanitari a Gaza, il rilascio degli ostaggi rapiti e il cessate il fuoco.
-
24-03-2024
PAPA: "AZIONI DISUMANE CHE OFFENDONO DIO"
Domenica delle Palme. La preghiera per le vittime dell'attentato terroristico a Mosca. Nuovo appello per la pace e la fine dei conflitti. Monito per il rischio di catastrofe umanitaria nella martoriata Ucraina. "Pensare a Gaza che soffre tanto".
- Elenco completo
20 GENNAIO
san sebastiano
Gennaio XX
San Sebastiano (Narbona, 256- Roma, 20 gennaio 288) è stato un soldato romano, martire per la fede cristiana; venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa è oggetto di un culto antichissimo. La salma venne recuperata da mani pietose e sepolta nelle catacombe che oggi vengono appunto dette "di San Sebastiano" a Roma.
Secondo la leggenda il santo visse quando l'impero era guidato da Diocleziano. Originario di Narbona ( Francia) ed educato a Milano, fu istruito nei principi della fede cristiana. Si recò a Roma dove entrò a contatto con la cerchia militare dei pretoriani alla diretta dipendenza degli imperatori. Divenuto alto ufficiale fece carriera e diventò il comandante della prestigiosa prima coorte della prima legione di stanza a Roma per la difesa personale dell' Imperatore. Forte del suo ruolo, poté sostenere i cristiani incarcerati, provvedere alla sepoltura dei martiri e diffondere il cristianesimo tra i funzionari e i militari.
La Passio racconta che un giorno due giovani cristiani, Marco e Marcelliano, figli di un certo Tranquillino, furono arrestati su ordine del prefetto Cromazio. I fratelli erano sul punto di cedere alla proposta di abiurare la fede quando Sebastiano fece loro visita persuadendoli a perseverare e a superare eroicamente la morte. Mentre dialogava con loro, il viso del tribuno fu irradiato da una luce miracolosa che lasciò esterrefatti i presenti, tra i quali Zoe, la moglie di Nicostrato, capo della cancelleria imperiale, muta da sei anni. La donna si prostrò ai piedi del tribuno il quale, invocando la grazia divina, le pose le proprie mani sulle labbra e fece un segno di croce, ridonandole la voce.
Il prodigio di Sebastiano portò alla conversione un nutrito numero di presenti inclusi Zoe col marito Nicostrato, il cognato Castorio, il prefetto romano Cromazio e suo figlio Tiburzio. La persecuzione nei loro confronti fu terribile: Marco e Marcelliano finirono trafitti da lance, il loro padre Tranquillino lapidato, Zoe sospesa per i capelli a un albero e bruciata viva.
Quando Diocleziano scoprì che Sebastiano era cristiano esclamò lo condannò a morte. Fu legato ad un palo sul colle Palatino, denudato, e trafitto da tante frecce in ogni parte del corpo. I soldati lo credettero morto e lo abbandonarono sul luogo in pasto alle bestie selvatiche ma Santa Irene, andando a recuperare il corpo, si accorse che il soldato era ancora vivo. Lo trasportò nella sua dimora sul Palatino e lo curò salvandogli la vita. Nonostante i suoi amici gli consigliassero di abbandonare la città, Sebastiano decise di proclamare la sua fede al cospetto dell'imperatore che gli aveva inflitto il supplizio.
Si recò nel tempio dove si trovavano l’imperatore e i suoi seguaci e li rimproverò; Diocleziano, senza alcuna pietà, diede ordine che Sebastiano fosse flagellato a morte. Martirio che fu eseguito nell'ippodromo del Palatino, prima di gettare il corpo nella Cloaca Maxima.
Nel Martirologio si celebrano anche:
S. Fabiano papa; S. Ascla; S. Neofita; S. Enrico di Upsala; S. Stefano Min Kuk-ka.