E' stato presentato al MAXXI il progetto
Lingua Mamma, ideato dalle artiste
Sara Basta e
Mariana Ferratto e curato da
Emanuela Termine, vincitore del concorso “
Arte, Patrimonio e Diritti Umani” indetto da
Connecting Cultures in partnership con
Fondazione ISMU – Patrimonio Intercultura, con il sostegno del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Lingua Mamma nasce da una considerazione sul
linguaggio come primo elemento di differenza tangibile tra le culture, come primo veicolo per l’identificazione della realtà e per la costruzione della propria identità. Pensato per la
comunità bangladese di Roma al fine di studiare un percorso di
scambio artistico-linguistico tra bambini italiani e bangladesi e tra
bambini e madri bangladesi e italiane, il progetto si è poi trasformato e adattato alla realtà della
scuola e alle diverse nazionalità di provenienza dei bambini (oltre che bangladese, tunisina, venezuelana, romena, cinese, albanese).
Le artiste hanno considerato i bambini come i
principali mediatori per le donne e le famiglie in Italia nell’apprendimento della nuova lingua. Il progetto vuole quindi aiutare il naturale apprendimento della lingua nei bambini e il potenziale passaggio attraverso di loro nelle donne.
Inoltre esso si focalizza sulla relazione madrefiglio come vettore principale per la costruzione di un’identità comune.
Il link al
blog del progetto