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Glen Hansard

Martedì 28 giugno 2016


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Torna la grande musica dal vivo a King Kong con il minilive di Glen Hansard, uno dei cantautori più acclamati del momento.

Il musicista di Dublino, già frontman dei Frames, metà degli Swell Season, attore e conduttore tv di Other Voices: Songs from a Room programma dedicato alla scoperta di giovani talenti irlandesi, è in tour in Italia per presentare il nuovo disco, "Didn’t He Ramble”, candidato ai Grammy Awards. 

Nato a Dublino nel 1970, Hansard lascia la scuola a 13 anni, iniziando ad esibirsi come busker nelle vie della capitale irlandese.
A 20 anni  fonda la band di culto The Frames, ma la prima, vera affermazione professionale di Hansard avviene in ambito cinematografico: dopo aver frequentato la New York Film Academy School of Acting, si impone all’attenzione internazionale grazie alla partecipazione al film di Alan Parker “The Commitments”, in cui interpreta la parte del chitarrista Outspan Foster.

Nel 2006, insieme alla cantante e polistrumentista ceca Markéta Irglová, forma gli Swell Season e dopo due anni di sodalizio artistico e sentimentale il duo si aggiudica addirittura un Premio Oscar per la canzone “Falling slowly” dalla colonna sonora del film “Once (Una volta)” di John Carney, in cui la coppia recita anche da protagonista.

Lo stretto rapporto di Glen e Markéta con il cinema prosegue l’anno successivo con la registrazione di una versione di You Ain’t Goin’ Nowhere di Bob Dylan per il film di Todd Haynes "Io non sono qui".
Nel 2009, anche a seguito della fine della relazione con Markéta, inizia una nuova stagione per Glen Hansard, che intraprende la carriera solista.

Nel 2011 viene chiamato ad aprire il tour di Eddie Vedder (Pearl Jam) – la collaborazione si ripeterà tre anni dopo – e nel giugno 2012 vede la luce il primo album a suo nome. "Rhythm and Repose" rappresenta il culmine di due anni di registrazioni tra Chicago, New York e la Francia rurale. 

Infine, nel 2015, Hansard pubblica l’album che lo consacra stella di prima grandezza: prodotto con l’aiuto di Thomas Bartlett (The National, Sufjan Stevens), “Didn’t He Ramble” vede la partecipazione di ospiti illustri, quali Sam Beam degli Iron and Wine, John Sheahan dei Dubliners, Sam Amidon dei Vermont.
E’ un disco romantico che ha le sue radici in quella che lo stesso Hansard considera la sua personalissima Santa Trinità: “Leonard Cohen, Bob Dylan e Van Morrison, con Bob seduto al centro”.

Abbiamo chiesto a Glen Hansard di raccontarci di quando Van Morrison gli presentò Bob Dylan: "Mi trovavo tra il pubblico durante un suo concerto, alla fine dello spettacolo ero rimasto lì a godermi l'atmosfera quando all'improvviso arriva Morrison e mi invita nel camerino di Bob Dylan. Una volta dentro si rivolge a lui dicendogli "Bob conosci Glen? E lui "Si, certo che lo conosco!". E' stato un momento indimenticabile".

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