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Opera lirica: Deidamia

opera di Georg Friedrich Haendel

Deidamia, opera in tre atti di Georg Friedrich Händel, HWV 42, su libretto di Paolo Antonio Rolli

Prima rappresentazione: Londra, Theatre Royal, Lincoln's Inn Field, 10 gennaio 1741

Personaggi: Deidamia, figlia di Licomede ; Nerea, principessa del sangue ; Achille, in abito donnesco e col nome di Pirra ; Ulisse, che si finge Antiloco figlio di Nestore, ambasciatore ; Fenice, con Ulisse, ambasciatore di tutta Grecia ; Licomede, re di Sciro, isola dell'Egeo

Derivata solo in parte dall'Iliade omerica, piuttosto occhieggiante ai tragici successivi, le vicende di Achille e Deidamia riviste dal Rolli pongono l'accento sulla vicenda amorosa a ridosso della partenza dell'eroe per la guerra di Troia.

Antefatto: L'oracolo ha predetto che Achille morirà nella guerra di Troia. Per scampare il Fato, Peleo, padre di Achille, lo nasconde, travestito da fanciulla, in casa di Licomede,. Mentre i Greci si preparano alla guerra, Calcante vaticina che la città di Troia non sarà presa senza la presenza di Achille.

Atto primo: Arrivano a Sciro gli ambasciatori di Agamennone. Ulisse, sotto mentite vesti di Antiloco, Fenice e Nestore chiedono a Licomede un contributo militare alla guerra e l'indicazione per trovare Achille, che alcune voci danno nascosto nell'isola sotto la protezione del re. Licomede, fedele alla parola data all'amico Peleo, nega di sapere di Achille, ma permette agli ambasciatori di cercarlo liberamente.
Nel palazzo, nel frattempo, Deidamia attende il ritorno di Pirra (Achille travestito) dalla caccia e, imasta sola con l'eroe, si scambia promesse d'amore a conclusione delle quali tuttavia Achille ribadisce di non essere completamente pronto a sacrificare la propria libertà.
Gli ambasciatori greci, introdotti da Nerea a colloquio con Deidamia, le comunicano la speranza di ritrovare Achille, l'eroe senza il quale non sarà possibile conquistare Troia. Ulisse, sotto mentite vesti di Antiloco, si accorge immediatamente dell'imbarazzo della giovane e sospetta che ella ami Achille che quindi non può essere lontano.

Atto secondo: Ulisse imbastisce lo stratagemma con il quale spera di disvelare la presenza di Achille: corteggiando la principessa per ottenere informazioni fa anche in modo che l'eroe da lontano osservi Deidamia parlare con lui.
Achille dà sfogo alla sua gelosia iniziando a far trapelare, così, la sua presenza.
La battuta di caccia organizzata da Licomede ha inizio. Deidamia teme che l'entusiasmo di Achille lo sveli ai greci. Su consiglio di Nerea, perciò, tenta di far in modo che essi si occupino di loro e non di Achille favorendo il loro corteggiamento. Ma Ulisse non può fare a meno di notare la strana fanciulla (Achille travestito da Pirra) e per saggiare il terreno finge di corteggiarla. Deidamia, che ascolta non vista, rimprovera Achille di esporsi troppo. Ma invano. Al sopraggiungere di Fenice, Achille ingenuamente continua a non interpretare la sua parte di fanciulla, convincendo anche Fenice della sua vera identità.

Atto terzo: Ulisse e Fenice mettono in atto la parte finale del loro piano. Si presentano alle principesse con molti doni. tra essi un completo da guerra che attira immediatamente l'attenzione di Pirra. Ulisse a questo punto ha buon gioco a dimostrare la vera identità della fanciulla e convince Achille a partecipare alla spedizione contro Troia.
Deidamia, disperata, cerca conforto dal padre il quale la consola rivelandole il vaticinio dell'oracolo: Achille morirà in guerra ed ella non avrebbe potuto fare nulla per impedire la realtà del Fato. Ma Ulisse, che si è accorto del vero amore tra i due giovani, fa in modo che Licomene nonostante la guerra e la lunga lontananza sposi Achille e Deidamia incoraggiandoli a perseguire la felicità e l'amore.
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