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Almanacco in musica

anniversari e ricorrenze del 14 gennaio - in onda alle ore 8,00

Almanacco in musicaNel proporre una celebre scena dell'opera Tosca, rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1900 ci piace qui citare un dispaccio telegrafico pubblicato dal quotidiano milanese La Perseveranza all'indomani della prima romana del capolavoro pucciniano.

"Ore 22.15: successo del primo atto: bis di «Recondite armonie» e due chiamate a Puccini dopo la romanza, e applausi per 'Non la sospiri la nostra casetta', «che certamente diverrà una canzone popolare». E alla fine dell'atto «scoppia un urrà con applausi fragorosi, interminabili; gli attori e il maestro Puccini sono chiamati due volte al proscenio fra urrà senza pari». Si replica il finale con il Te Deum: «l'impressione generale è promettente per il resto dell'opera».

Giacomo Puccini - Tosca: Mario! Mario!.. Son qui (atto I) - (prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900)

Direttore dal 2004 sia del Royal Concertgebow di Amsterdam che dell'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, Mariss Jansons (Riga, 14 gennaio 1943) è una delle bacchette più apprezzate degli ultimi anni.

Jansons è a sua volta figlio di un direttore, che non approvando i suoi interessi lo aveva indirizzato verso lo studio del violino; negli anni '70 Karajan lo voleva a Vienna come suo assistente, ma il giovane lettone fu avversato dalle autorità sovietiche e lavorò - peraltro continuativamente e con intensissima attività di concerti e registrazioni - a San Pietroburgo, Oslo e Pittsburgh.

Il grande pubblico ha potuto conoscere Mariss Jansons grazie alla diffusione televisiva del Capodanno da lui diretto a Vienna nel 2006, giudicato dalla critica il migliore forse dai tempi di Kleiber.

Piotr Ciajkovskij - Romeo e Giulietta, Ouverture-fantasia in si min per orch

Di nascita andaluso ma con origini paterne in Italia, Joaquin Turina (Siviglia, 9 dicembre 1882 - Madrid, 14 gennaio 1949) venne trovato a soli quattro anni alle prese con una fisarmonica (di certo più grande di lui...) sulla quale improvvisava con fantasia e sicurezza strabilianti; lasciamo alle sue stesse parole una breve ma esauriente esposizione della sua visione artistica.

"Per me la musica è un 'diario' della propria vita: rispetto e ammiro le altre preoccupazioni trascendentali. Io sento il trascendentale in questo affanno di tradurre sul pentagramma tutti i minuti felici. ... In questo viavai dall'astratto al concreto c'è la vita piena di tutto il sentire....Ciò che io ho sentito come norma perenne è qualcosa di molto poco formale: il paesaggio andaluso. Dentro di lui mi sono mosso con libertà ... ho vissuto un poco tra i sogni perché io, musicista, sono un innamorato dell'aria'. . . Sono incapace di sedere al pianoforte con un'aria trascendentale. Canto quello che mi piace e mi sento corrisposto. Non ho mai cambiato direzione perché, in questa storia d'amore con le cose, che è tutta la creazione artistica, esse non sono mai state gelose."

Joaquin Turina - Trio n. 2 per pf vl e vcl op. 76

Le opere di George Gershwin hanno certamente segnato lo sviluppo di tutto il genere teatrale cosiddetto "leggero", così come anche quello delle colonne sonore cinematografiche e televisive.

Strike up the band è una delle sue celebri commedie musicali (da cui nel 1940 verrà tratto il film con Judy Garland e Mickey Rooney); il lavoro, realizzato nel 1927, fece un certo scandalo e ancor prima del suo debutto ufficiale a Broadway venne censurato perché non si addiceva al sabato sera", certo per la satira politica e i contenuti pacifisti: la storia narra infatti di un presidente americano che dichiara guerra a un'altra nazione per accrescere i suoi affari.

George Gershwin - Strike up the band, tema dalla commedia musicale omonima,
revisione del 1930. (prima rappresentazione: New York, Times Square Theatre, 14 gennaio 1930)


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