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La 'Simon Bolivar Youth Orchestra of Venezuela'

in onda lunedì 18 ottobre alle ore 21,00

La 'Simon Bolivar Youth Orchestra of Venezuela' "A me il Venezuela ha dato l'opportunità di conoscere la musica e per questa strada ho potuto trasformare la mia esistenza in quello che sono oggi. Per questo sono qui adesso, per dare all'Orchestra tutto quello che sto apprendendo e per crescere con tutti loro, perché non parlo dell'Orchestra come di un gruppo di musicisti ma come della mia famiglia. Per continuare a lottare per questo progetto capace di trasformare la società. Questo apprendistato di convivere, di ascoltare, di stare insieme è aldilà di tutto un grande insegnamento umano."

Queste parole del direttore Gustavo Dudamel, riferite alla Simon Bolìvar Youth Orchestra of Venezuela, riassumono efficacemente le caratteristiche principali di una delle più straordinarie esperienze culturali del pianeta. Tutto ha avuto origine circa 35 anni fa, ad opera del musicista, politico ed educatore venezuelano José Antonio Abreu, ideatore di un progetto rivoluzionario - definito sinteticamente "El Sistema" - grazie al quale migliaia di bambini e giovani appartenenti ai ceti più poveri del paese hanno potuto avere accesso gratuitamente all'educazione musicale di base, entrando a far parte di orchestre giovanili sostenute dallo Stato e riscattandosi da una vita di miseria e degrado. Grazie al "Sistema" oggi in Venezuela esistono in tutto il territorio nazionale 150 orchestre giovanili e 140 infantili, e oltre 250.000 bambini e ragazzi hanno imparato a suonare uno strumento.

Ma la radice di tutto ciò si trova ancora più lontano, nel tempo e nello spazio. Nel corso di un'intervista rilasciata nel 2006 alla giornalista Rosaria Amato di Repubblica, Abreu ha infatti dichiarato:

Abreu: Mio nonno, Antonio Anselmi Viberti, era un musicista, il direttore della Banda dell'Isola d'Elba, ed è arrivato in Venezuela nel 1897, portando con sè 46 strumenti a fiato. A Monte Carmelo, dove si era stabilito, ha fondato una banda musicale. Si occupava anche degli arrangiamenti: trascriveva Verdi, Rossini...

Repubblica: È per questo retaggio familiare che dunque ha pensato che la musica potesse cambiare il futuro dei giovani del suo Paese?
A.: Ho voluto insegnare la musica ai bambini perchè sono un musicista, e non mi piaceva che la musica fosse ridotta a un passatempo per le minoranze, fosse diventata qualcosa d'elite. All'inizio il mio era soltanto un progetto sociale per i bambini poveri, ma l'entusiasmo con il quale è stato accolto mi ha spinto a farlo diventare un vero e proprio progetto musicale.

R.: Quanto costano le orchestre e le scuole di musica che fanno capo al sistema venezuelano?
A.: Quaranta milioni di euro l'anno, la stessa cifra che viene spesa, per esempio, dal Teatro Massimo di Palermo.

R.: Il suo progetto ha avuto successo dall'inizio, non ci sono stati abbandoni da parte di qualcuno dei ragazzi che vi hanno aderito?
A.: Mai, non è mai successo.

R.: E davvero imparare a suonare ha permesso a tutti di trovare una propria strada nella vita?
A.: Sì, perchè la musica permette di crescere spiritualmente e mentalmente. È l'arte che riesce a riconciliare la volontà e l'anima. Il giovane diventa artista ed ottiene un riconoscimento sociale, diventa l'orgoglio della famiglia e ha il suo riscatto.


Anche Gustavo Dudamel è figlio del "Sistema" di Abreu. Dopo aver intrapreso lo studio del violino all'età di dieci anni, oggi - neanche trentenne - è considerato uno dei maggiori direttori d'orchestra del mondo. Attualmente ricopre l'incarico di direttore principale dell'orchestra sinfonica di Göteborg e della Los Angeles Philharmonic, ma naturalmente la "Simon Bolìvar" resta una delle sue predilette. Il V canale della Filodiffusione dedica a Dudamel e alla "sua" orchestra uno speciale che andrà in onda lunedì 18 ottobre alle ore 21.

(mdp)

'El Sistema'

Gustavo Dudamel

Il palinsesto del V canale FD

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