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Ospedale Forlì

Cosa hanno a che fare un ospedale e un aeroporto? Apparentemente nulla. Ma meccanismi tipici di un aeroporto e degli aerei, come il check in, la check list e la scatola nera possono essere molto utili in un ospedale. Entrando nell’Ospedale Pubblico Morgagni di Forlì il paziente si troverà dunque a fare un Check in esattamente come in aeroporto. Questo perché questa struttura ha informatizzato tutti quanti i processi che potevano presentare degli errori umani nella cura del paziente. Attraverso un braccialetto elettronico, tutte le attività del paziente vengono seguite in modo che ci sia sempre un doppio controllo: umano ed elettronico, come ad esempio per quella che è la somministrazione dei farmaci che viene gestita da un sistema robotizzato che consente una personalizzazione della cura incredibilmente capillarizzata e che ad ogni farmaco abbina in modo informatico, ora medico che ha prescritto, infermiere e paziente, che vengono così registrati in tempo reale su una cartella clinica informatizzata, visibile contemporaneamente a tutti gli specialisti coinvolti nella cura, senza che un falcone cartaceo sia disponibile per uno solo e per altri no. La costruzione dei nuovi padiglioni  dell'ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì, è stata l’occasione per ripensare completamente tutti i percorsi assistenziali dell’ospedale e l’organizzazione logistica in campo medico, evitando sprechi ed imprecisioni. L´obiettivo è stato quello di mettere al centro della struttura il paziente e organizzare l’assistenza per intensità di cura: ciascun paziente indirizzato verso un percorso unico con riferimenti sanitari certi, per favorire l’appropriatezza nell’uso delle strutture ed un’assistenza continua e personalizzata.  Un modello che punta a evolvere il vecchio sistema di cura tradizionale, dove i pazienti sono dislocati nei singoli reparti e trasferiti a seconda delle esigenze mediche.

Il concetto di base è quello che i professionisti “ruotano” attorno al letto di degenza del paziente, lavorando in stretta connessione tra loro. Oltre a questo si investito in macchinari unici in Europa come un particolare ecoendoscopio in dotazione, che riduce l’invasività al minimo. Infine, nell’ambito della logistica integrata, l’ospedale dispone, di un impianto di distribuzione automatizzata e informatizzata di divise per operatori sanitari, di robot per la distribuzione dei pasti e di un sistema di posta pneumatica per l’invio dei campioni di sangue. La struttura, grazie all’innovativo utilizzo di microfibre nelle pulizie, è poi riuscita a ridurre le emissioni atmosferiche ospedaliere e risparmiare energia e acqua. Tutte le informazioni utili sui pazienti si consultano con un click di mouse, avendo messo a punto la cartella infermieristica informatizzata, integrata con tutte le analisi fatte dal paziente, come TAC, risonanze, consultabili con un click sul proprio computer o palmare, oltre ad essere integrata con la scatola nera, un sistema di monitoraggio che durante gli interventi riprende e registra qualsiasi dettaglio dell’intervento, dai parametri vitali, sino all’intervento stesso, con più telecamere, compresa quella del robot “Da Vinci” che come ci testimonia il Dottor Domenico Garcea, "immerge il chirurgo totalmente nell'intervento, evitando la contaminazione acustica e luminosa, e riducendo i dolori muscolari dati da posture innaturali". Un sistema totalmente integrato quello del Morgagni di Forlì dove, come traspare anche dalle parole del Prof. Giorgio Gambale, che ha fortemente collaborato a questo sistema, "il rischio di errore umano è ridotto praticamente a zero, e se avviene, viene immediatamente segnalato dal sistema che ci impone di giustificare anche qualsiasi cambio: da una posologia, o dal cambio di una sala operatoria, oppure di terapia: tutto deve essere giustificato al sistema centrale, affinché ne rimanga traccia, il che è una garanzia per i pazienti, ma anche per i medici".
C.B.

Foto: la troupe di Superquark all'Ospedale Morgagni di Forlì

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